Incentivare la sinergia territoriale tra imprese e Regioni.
La richiesta arriva direttamente dai rappresentanti dalle organizzazioni
imprenditoriali lombarde.
“Per essere davvero efficace Youth Guarantee deve ritrovare
la sua dimensione territoriale” sostiene Michele Angelo Verna, dg di
Assolombarda in una lunga intervista a Libero. L’auspicio espresso anche dagli
imprenditori è quello che il Ministro Poletti accolga le richieste delle
Regioni, affinchè tra queste e lo Stato si instauri un regime di assoluta
flessibilità. “Sarebbe un peccato smontare il sistema lombardo”, prosegue
Verna, “tutti a livello nazionale dovrebbero prenderlo d’esempio, perché
concentra tutte le risorse in una dote unica e premia con un voucher le agenzie
private a risultato raggiunto, cioè quando il giovane è stato inserito al
lavoro o avviato a un tirocinio”. Secondo il dg di Assolombarda “Garanzia
Giovani in Lombardia metterà a disposizione 200 milioni di euro” cifra che
potrà portare al lavoro 50 mila giovani, ma per realizzare ciò servirà “la
concretezza che una struttura centralizzata non può garantire”.
Sulla stessa linea sembra essere Luigi Brugnaro, presidente
di Assolavoro: “Garanzia Giovani grande opportunità” a patto che le risorse
siano impiegate in maniera produttiva; “il sistema lombardo funziona perché è
premiale” continua Brugnaro, il quale conclude affermando che “le agenzie per
il lavoro trovano all’anno 47 posti di lavoro per ciascun dipendente, contro i
4 dei centri per l’impiego, il nostro auspicio è che il Governo ne prenda atto
e si muova con convinzione in un’ottica di risultato: chi effettivamente
accompagna i giovani ad una reale occasione di lavoro va premiato.”
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